lunedì 14 dicembre 2009
…Alla prossima…
sabato 12 dicembre 2009
...e il mio viaggio tra i NUMERI per ora si conclude qua...con un tocco di originalità!
Riflessioni sul corso di Matematiche da un punto di vista superiore
RECENSIONE DI UN LIBRO PER L'APPRENDIMENTO DELLA MATEMATICA
Per quanto riguarda la recensione di un libro di matematica, ho scelto un sussidiario per la classe terza della scuola primaria che mi sono fatta prestare da una mia amica insegnante, libro che da qualche anno non usa più e che aveva riposto nella sua libreria. E' un testo del 2002, ristampato fino al 2006 ma oggi non più in commercio: il titolo è Genius e la casa editrice è il Gruppo Editoriale Raffaello.
Il testo presenta, come tutti i sussidiari dei percorsi tematici modulari, incentrati sulle seguenti materie didattiche: Storia e studi sociali, Geografia, Matematica e Scienze.Lo sfondo bianco della copertina è interrotto da una banda rossa verticale sulla sinistra che presenta gli insegnamenti proposti; al centro c'è la foto di un bambino sorridente, il piccolo genius occhialuto con il dito indice alzato, che ricorda un pò l' "eureka!" di Archimede, quasi a voler incitare gli alunni allo studio in modo da poter anche loro diventare dei piccoli scienziati e rendere proprio lo studio accessibile e alla portata di tutti, qualcosa di più umano e semplice di quello che appare. Il testo è diviso per colore in base alla disciplina scolastica: azzurro per la storia e studi sociali, rosso per la geografia, verde per la matematica e fucsia per le scienze.All'inizio di ogni percorso c'è un indice riepilogativo che presenta l'argomento trattato per moduli, all'interno dei quali vi è la spiegazione per esempi, sempre rivolti alla diretta esperienza dell'alunno, i relativi esercizi in itinere , gli approfondimenti ed, alla fine di ogni modulo, viene proposto una verifica su quanto è stato appreso e una riepilogazione chiamata appunto "percorso appreso".
Come già detto ci sono rappresentazioni vicinissime al mondo del bambino, vengono citati i familiari a lui vicini, genitori, nonni, sorelle e fratelli così come vengono riprodotti i luoghi (il bar dello zio, il parco, la scuola), le situazioni tipiche ( la festa di compleanno, la giornata al circo, a comprare il gelato) e gli oggetti tipici dei nostri piccoli geni: la playstation(???), le figurine e la palla. Inoltre mi sembra che vi sia una sufficiente didattica incentrata sull'interdisciplinarità tramite collegamenti storici (gli antichi sistemi di numerazione, i numeri di ieri e di oggi) e inerenti agli studi sociali (grafici e sondaggi).
•Il percorso di matematica è inizialmente suddiviso in base a 5 moduli che si vogliono trattare, poi c'è il conseguente approfondimento specifico( gli argomenti che si vanno ad affrontare), in questo modo:
Modulo 1: Classificare e rappresentare
Modulo 2: Risolvere i problemi
Modulo 3: Contare
Modulo 4: Misurare
Modulo 5: Conoscere le forme
Graficamente il libro appare bello, vivace e stimolante, colorato con disegni semplici che appartengono al mondo esperienziale del bambino. Gli argomenti sono presentati in modo graduale ma non sempre in modo approfondito ed esauriente, spesso troppo schematici e semplificati. Le spiegazioni, striminzite e poco esaurienti, sono spesso introdotte tramite esempi vicini alla realtà degli alunni ma a volte appaiono poco chiare. Penso infatti che questo libro di testo possa essere un buon supporto per l’insegnante, la base da cui partire per presentare gli argomenti ma integrato dalla spiegazione e dagli esempi dell'insegnante stessa che sono ovviamente più chiari di qualsiasi schematizzazione o semplificazione .Lo stesso discorso vale anche per gli esercizi:restare legati al libro di testo sarebbe riduttivo, è importante far esercitare continuamente i ragazzi con esercitazioni diversificate e problemi relativi all'argomento insegnato. In conclusione posso affermare che il suddetto libro appare più a dimensione di bambini(per grafica, colore, contenuti, disegni e rappresentazioni grafiche) che a misura di insegnante, in quanto la stessa avrebbe continuamente bisogno di ricorrere al suo principale mediatore didattico, la voce ed altri supporti per esercitazioni di verifica, tra cui la lavagna!
La scelta dei libri di testo è un momento fondamentale del ciclo di ogni anno scolastico.Come è noto nella scuola primaria ci sono sussidiari che riguardano tutte le materie oppure un libro di ciascuna di esse. Ho pensato di prendere in esame i sussidiari certamente di più facile uso per i bambini.E' perciò necessario quando ci sono le riunioni degli insegnanti trovare un punto d'incontro tra esigenze diverse perché ogni libro può presentare aspetti positivi per alcune materie, ma negativi per le altre.
Secondo me si dovrebbe trovare un testo molto semplice con esempi concreti riferiti al quotidiano che consentono di legare anche la geometria al mondo dei bambini permettendo loro di comprendere fin dai primi anni di scuola l'incidenza positiva della geometria stessa, della matematica e più in genere della scienza sulla vita di tutti i giorni. La grafia deve pertanto essere molto ben visibile e non deve perciò comportare eccessivi sforzi, i disegni devono essere semplici, ma allegri con lo scopo di rendere più leggero l'impegno sempre abbastanza notevole che geometria e matematica richiedono.
Il testo infatti dev'essere una sufficiente base per affrontare l'insegnamento, ma è l'insegnante che deve arricchire la lezione con la sua preparazione ed integrare eventuali manchevolezze con la propria esperienza e fantasia.
venerdì 11 dicembre 2009
I materiali per apprendere: libri e sussidi
Ho chiesto a Claudia di svolgere 10 esercizi di matematica presi dal libro Calcolare a mente, ed. Erickson, il cui autore è Camillo Bortolato.
•Gli esercizi del testo hanno un approccio di tipo analogico intuitivo seguendo quelle che sono le nuove teorie di sviluppo di Butterworth e Dehaene, secondo cui, a differenza di quanto affermava Piaget, non ricaviamo le nostre competenze strumentali in fatto di numeri dalle esperienze concrete verso i cinque anni, ma le riceviamo in dono fin dalla nascita come una dote naturale.Ogni bambino, quindi nasce con un genio della numerosità che attende di uscire allo scoperto nel momento giusto.Questo genere di esercizi, in linea con questi nuovi indirizzi, offre agli insegnanti uno strumento per favorire lo sviluppodi tali potenzialità, che hanno come priorità di applicazione il calcolo mentale senza l’utilizzo delle cifre.I bambini infatti sono in grado di compiere da subito operazioni con le quantità, senza bisogno di troppe istruzioni, purché queste siano loro presentate in modo conforme alle caratteristiche della mente che ha limiti. Il calcolo mentale e il calcolo di numerosità sono competenze indipendenti dal sistema dei numeri scritti. Anche prima dell’introduzione delle cifre arabiche i bambini apprendevano allo stesso modo dei bambini di oggi. E ancora oggi, prima di incontrare le cifre scritte i bambini sono in grado di compiere calcoli numerici veri e propri, sempre a livello mentale. Questa premessa serve a comprendere come e perché questi dieci esercizi si disinteressano dei numeri scritti rivolgendo attenzione alle immagini interne della mente che lavora in modo intuitivo e silenzioso.
I) Il primo esercizio che sottopongo Claudia è quello delle cento palline dislocate su infiniti assi.
Claudia mi dice subito: “quando le palline sono messe così in disordine comincio a contare prima i cerchi più esterni e poi più interni mano a mano fino a contarle tutte”.
Ecco infatti che la piccola Claudia prende la matita e comincia a cerchiare le palline fino a contarle tutte senza farsene sfuggire neanche una.
II) Nel secondo esercizio chiedo a Claudia di contare delle palline che però sono sistemate in maniera ordinata, e Claudia subito:” .. ma questo è facilissimo, perché le palline sono in ordine”
Infatti la bambina comincia a contare la prima fila di palline, vede che sono dieci, poi conta quante file di palline ci sono e subito mi dice: “ sono cento!!”
III) Nel terzo chiedo a Claudia di contare le palline che sono disposte in ordine ma con uno spazio che facilita la percezione.
Infatti Claudia individua subito che nel riquadro superiore ha 50 palline e pertanto il totale è ancora 100.
IV) Nel quarto esercizio, simile a quello precedente, il puntino tra cinque e cinque crea una simmetria che rende la percezione ancora più immediata.
Claudia infatti si rende subito conto che le palline sono di nuovo cento, suddivise in gruppi di venticinque.
Riflettendo su questi quattro esercizi o schede eseguite da Claudia mi rendo subito conto che la bambina intuisce quasi immediatamente che l’immagine la aiuta molto di più rispetto al freddo calcolo mentale. Infatti nel calcolare e contare per iscritto si utilizzano procedure rigide che ci permettono di scomporre il calcolo mentale in calcoli più semplici ed intuitivi. Con Claudia mi limito molto a parlare, la lascio riflettere in silenzio per favorire la concentrazione e l’intuizione, tuttalpiù intervengo privilegiando le simulazioni alle spiegazioni.
V VI VII) Sulla stregua delle prime quattro schede chiedo ancora a Claudia di eseguire altri esercizi.
L’esercizio di pagina quarantotto Claudia utilizza due metodi, quello di contare 5 per volta e subito dopo di dieci in dieci.
L’esercizio di pagina quarantanove Claudia lo svolge molto rapidamente.
In queste ultime tre schede Claudia è diventata molto veloce ed ha appreso perfettamente lo scopo degli esercizi, cioè quello di utilizzare l’intuito anziché il calcolo mentale a cui è abituata.
La scheda di pag. 72 richiedono una scomposizione intuitiva che la bambina esegue senza troppe difficoltà e anche sbuffando., quasi annoiata.
La stessa cosa vale per le schede di pag. 78 e 98.
La matematica, quindi, è una competenza naturale nei più piccoli, che riescono ad applicarla anche senza una specifica istruzione scolastica. Un bel cambio di prospettiva, per chi, finora, ha sempre distinto fra chi ha il dono dei numeri e chi, invece, delle lettere. Non ci sono più scuse, insomma: e gli autori della ricerca suggeriscono proprio questo, di insistere su aritmetica e calcoli su tutti i bambini fin dalla più tenera età per coltivare questa facoltà nascosta.
…Qualche gioco matematico…
Possono rappresentare una via per rendere più gradevole l'approccio alla matematica? Oppure chi li ama, amerebbe allo stesso modo la sfida che pone il calcolo di una espressione o la risoluzione di una equazione?E, viceversa, come interviene la matematica nell'analizzare i giochi, che quasi sempre presentano almeno due componenti, quella casuale e quella di strategia intelligente, ma spesso interessano più complesse relazioni personali.
Il bello della matematica è che ci si può anche giocare... Forse non tutti saranno d'accordo ma è proprio così!
Vi riporto qui sotto dei giochi di logica e anche di matematica, i quali, molto spesso, si possono incontrare sia nei test per accedere a determinate facoltà universitarie, sia nei quiz dei concorsi pubblici.
A me stessa è capitato, quando ho fatto il test per accedere alla facoltà a cui ora sono iscritta, di risolvere dei quesiti di logica tipo questi.
Buon divertimento!
- Completa la sequenza
Completa la sequenza con altri due numeri1-1-2-3-5-8-.....-..... - L'ordine logico
Secondo quale ordine sono elencati i seguenti numeri?5 - 2 - 9 - 4 - 7 - 3 - 1 - Antica Grecia
Policrate, Re dell'Isola di Samo, chiese a Pitagora quanti alunni avesse. Il maestro gli rispose: la metà studia matematica; un settimo si esercita nella meditazione e nel silenzio, la metà della metà studia natura e, inoltre, ci sono tre allieve donne.Quanti alunni aveva Pitagora ? - Le lettere S, P e T rappresentano altrettanti numeri interi. Sai che l’espressione S x (P – T + P) fornisce come risultato un numero dispari. Quale affermazione è vera?
Sia S che T sono numeri dispari
Sia S che T sono numeri pari
S è pari, T può essere sia pari che dispari
Se S è pari T è dispari, e viceversa
S è dispari, T può essere sia pari che dispari. - Due lati di un triangolo (non degenere) misurano ciascuno 8 centimetri. Il terzo lato misura un numero intero di centimetri. Quanti centimetri può misurare al massimo il perimetro del triangolo?
a) 31 b) 32 c) 24 d) 16 e) 15 - Una scuola ha 640 alunni; lo scorso anno 350 di loro hanno partecipato ad una gara di giochi matematici e 480 ad un concorso letterario. Sapendo che solo 30 non hanno partecipato ad alcun concorso, quanti ragazzi hanno affrontato entrambe le gare?
a) nessuno b) 220 c) 610 d) 130 e) 190