martedì 25 ottobre 2011

Le costellazioni

Martedì 25 ottobre.
Durante la lezione che si é tenuta il 25 ottobre 2011 il professore ci ha proposto un’attività in Iplozero molto divertente, e che secondo me anche i bambini degli ultimi anni della scuola primaria, potrebbero trovare interessante.
L’attività prevede di selezionare l’immagine di una costellazione, scegliendola tra quelle che si possono trovare nel web. Alcune delle immagini sono vere e proprie mappature celesti, per cui potrebbe essere necessario prendere in esame una sola porzione di queste immagini. Per ottenere tale risultato si può utilizzare Paint. Importante in questa fase iniziale è ricordarsi di due passaggi:

1° salvare l’immagine come jpg all’interno della cartella “Sfondi” inserita a sua volta nella cartella QQ.Iplozero

2° avere cura che il riquadro di immagine che ci interessa abbia una forma quadrata (questo per evitare che una volta inserita in iplozero venga distorta).

Presa l’immagine e selezionata la costellazione che ci serva, non resta altro che importarla in Iplozero ed iniziare a lavorarci sopra. Per inserire l’immagine in Iplozero è sufficiente scrivere sul “foglio” il comando SFONDO.ESEGUI4 “NOME.IMMAGINE (in cui al posto di NOME:IMMAGINE, scriveremo il nome con cui abbiamo salvato l’immagine della costellazione nella cartella sfondi).

Adesso copiamo la procedura che ci consente di disegnare i punti corrispondenti alle nostre stelle che costituiscono la costellazione (infatti lo scopo dell’esercitazione è proprio quello di eseguire una sorta di lucido sopra la mappa di una costellazione, su cui segnare con un bollino colorato le diverse stelle che la compongono):

PER PUNTONE : DIAMETRO :COLORE

SPESSORE : DIAMETRO

ASCOLPENNA :COLORE

SCRIPUNTO DOVE

FINE

Adesso è necessario ragionare su come muoversi con il puntatore tarta al fine di andare a “colpire” con la macchia di colore ciascuna stella. Per potersi muovere è+ necessario pensare che lo spazio in cui tarta può muoversi è un foglio quadrato di lato 600. Nella posizione iniziale TArta occupa il punto dalle coordinate 0, 0. Come probabilmente si può intuire dobbiamo immaginare di sovrappore al foglio gli assi cartesiani, il cui punto di origine coincida col punto della posizione iniziale occupato dalla Tarta. Adesso possiamo quindi immaginare di quanti passi deve spostarsi tarta ogni volta, per raggiungere la stella che vogliamo oscurare con una bella chiazza di colore.Per compiere quest’ultimo passaggio è richiesta la conoscenza di cosa siano gli assi cartesiani, ma anche una capacità cognitiva di astrazione, perchè non è sufficiente sapere come si disegna un piano cartesiano, ma occorre anche proiettarlo con la mente sopra la finestra di tarta, immaginando una sorta di reticolata a modi di battaglia navale. C’è da dire che il risultato però lo si ottiene, anche per un adulto, procedendo per prove ed errori, finché non si trova il punto giusto in cui il cerchio si sovrapponga perfettamente all’immagine della stella sottostante. Indubbiamente però un bambino, che non ha ancora la capacità di astrarre e non conosce gli assi cartesiani, procederà più lentamente perchè le sue prove ed i suoi errori non saranno supportati da una strategia d’azione.

Un’attenzione che si può avere durante questo lavoro, al fine di non trascurare anche l’aspetto scientifico che in esso è compreso, è quello di orientare gli allievi ad osservare attentamente l’immagine di base della costellazione al fine di accorgersi che le stelle che la formano non hanno tutte la medesima grandezza e probabilmente nemmeno la stessa luminosità. Potremo così invitare gli alunni ad allargare o a diminuire il diametro del cerchio in funzione alla grandezza della stella e ad attribuirle colore differente a seconda della grandezza e della luminosità che loro ritengono quella stella abbia.

Tornando alle fasi del lavoro, si può dire che il gioco ormai è fatto! Infatti una volta “ricalcate” tutte le stelle principali, possiamo cancellare l’immagine di fondo, inserendo uno sfondo color blu-notte o nero.

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